venerdì 6 giugno 2014

E poi viene sempre Natale

- E allora?

- Allora che?

- Come, "allora che"? Ho capito: sei il solito smemorato. Ne avevamo parlato proprio stamattina, ricordi? A Natale verranno da Firenze i tuoi zii, e avevamo deciso che venissero a pranzo da noi. Ora caschi dalle nuvole...

Non c'era verso. Ogni volta che si parlava di cucinare insieme, le strade che univano Giovanna ed Enzo divergevano in modo pressoché totale. Sposati da diversi anni, entrambi cuochi apprezzabili, quando si trattava di unire le forze in cucina per una circostanza particolare, le discussioni andavano per le lunghe. Mentre Giovanna era per un approccio conservatore, a Enzo piaceva sperimentare. Il risultato era un braccio di ferro che aveva termine per raggiunta spossatezza dei contendenti. Il compromesso questa volta prevedeva che Giovanna si occupasse di antipasti e primi, mentre Enzo avrebbe curato secondo, contorno e dessert.


- Giò, se ci organizziamo bene, possiamo lavorare ai nostri piatti senza bloccarci a vicenda.

- Enzù, lo sai come va a finire: io mi intrometto in quello che fai tu, e tu in quello che faccio io. Non può funzionare.

- Beh, una soluzione ci sarebbe - disse Enzo, dopo una breve riflessione. - Basta che scegliamo dei piatti che prevedano tempi di preparazione compatibili con le nostre esigenze di "separazione culinaria".

- Tipo?

- Ad esempio, tu scegli antipasti che si possono preparare la vigilia, mentre i primi li devi cucinare al momento. Io faccio un secondo che posso cuocere in anticipo e poi riscaldare prima di servirlo, mentre contorno e dessert li preparerò prima di pranzo. Se ci organizziamo, possiamo evitare di pestarci i piedi reciprocamente.

- Ok, adesso però scendiamo con i piedi per terra e buttiamo giù una bozza di menù - sentenziò Giovanna.

- Perfetto, Giò: prendi carta e penna, e scrivi che cosa vuoi fare come antipasti e come primi. Ti suggerirei del finger food caldo e freddo da servire in piedi con gli aperitivi.

- Hai visto, Enzù? Già ti intrometti nelle mie scelte: è più forte di te, non puoi farne a meno! - si lamentò Giovanna. - Io pensavo invece a qualcosa di fresco come un cocktail di gamberi...

- La mia era solo un'idea, scusami - si difese Enzo. - Vada per il cocktail, ma dobbiamo armonizzarlo con quello che servirai come primi. Che ne diresti di un risotto di scampi e champagne e...

- Ma sei proprio incorreggibile, Enzo! Occupati dei tuoi piatti, ché ai miei penso io. Farò una bella spaghettata ai frutti di mare: va bene?

- D'accordo - disse Enzo, rassegnato.

La discussione andò avanti per una buona mezz'ora, e alla fine il menu, a cavallo fra tradizione e nouvelle cuisine, vide la luce.

- Almeno, possiamo andare insieme a fare la spesa? - chiese Enzo in segno di pacificazione.

- Certamente, amore. Ma solo se mi garantisci che, mentre io scelgo gli ingredienti, tu ti occuperai soltanto di pagare e di portare le borse. Mi pare un'equa divisione dei compiti, no?

Rino Francaviglia

5 commenti:

  1. Bravo Rino,
    Dialogo vivace e divertente.
    Pippo

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  2. Cucinare può diventare un modo piacevole di stare insieme...ahahah
    A volte!
    Nina

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  3. Civili nonostante le divergenze culinarie, conosco coppie non così armonizzate.
    Carino il post e godibile la scrittura.
    L.I.

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  4. Gli ingredienti ben dosati, il dialogo pepato al punto giusto rendono il racconto gustoso!
    Divertente quanto verosimile!
    Complimenti
    Danila

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  5. Bravissimo Rino!! Soprattutto molto, molto signorile... Lo sai, vero, che nella realtà sarebbe finita forse a "padellate in testa"?
    Antonella Renda

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